Favoriti Maglia a Pois Vuelta a España 2023: cacciatori di tappe, scalatori o uomini di classifica? Occhio a Einer Rubio, Jay Vine e Filippo Zana, con l’incognita Romain Bardet

La maglia a pois è una di quelle con più pretendenti alla vigilia della Vuelta a España 2023. Come spesso accaduto in passato, la maglia potrebbe essere contesa tra corridori capaci di attaccare da lontano e quindi abili ad accumulare punti soprattutto nelle prime fasi delle tappe e uomini di classifica, che proveranno a sfruttare i tanti arrivi in salita. La maglia può essere poi anche un’occasione di riscatto per gli uomini di classifica che potrebbero partire male, come accaduto lo scorso anno a Richard Carapaz, che insieme alle tre tappe vinte conquistò anche la classifica degli scalatori per trasformare la sua Vuelta in un grande successo. Il trionfo di Giulio Ciccone (che non sarà sulle strade spagnole) al Tour ha fatto venire l’acquolina in bocca ai tifosi italiani, che non vedono un connazionale conquistare questa classifica dal 2017, quando trionfò Davide Villella.

Favoriti Maglia a Pois Vuelta a España 2023

Le dinamiche di corsa incideranno molto su questa classifica, dove compariranno sia gli uomini di classifica che i fuggitivi. Negli ultimi anni sono sempre stati premiati questi ultimi e se anche quest’anno non dovesse fare eccezione non si possono escludere nomi di chi questa maglia in passato l’ha già vinta, come Geoffrey Bouchard (Ag2r Citroën), Michael Storer (Groupama-FDJ) e Omar Fraile (Ineos Grenadiers), quest’ultimo addirittura due volte vincitore con i successi nelle edizioni del 2015 e del 2016.

Il francese avrà sicuramente campo libero, mentre più difficile interpretare la corsa per gli altri due. In squadra con l’australiano ci sono i giovanissimi Romain Gregoire e, soprattutto, Lenny Martinez, che al momento hanno un potenziale ancora non espresso del tutto, che potrebbe portarli a lottare in questa graduatoria, ma anche nelle posizioni di vertice della generale. Posizione dov’è già stato invece il compagno di Fraile, Egan Bernal, che non è ancora in grado di lottare per la generale, ma che ha tanta voglia di testarsi in salita e quale miglior modo per farlo se non dando la caccia alla classifica degli scalatori? In casa Ineos, poi, potrebbe trovarsi a lottare per questa classifica anche il capitano Geraint Thomas, che però ovviamente si concentrerà solo e soltanto sulla generale.

Se la maglia a pois dovesse invece finire in casa Jumbo-Visma, invece, è probabile che sarebbe sulle spalle di uno dei capitani Jonas Vingegaard e Primož Roglič, anche se pure nel loro caso si tratterebbe di un semplice effetto collaterale della lotta per la generale, mentre Sepp Kuss dovrà stare sempre al fianco dei capitani e quindi non avrà la libertà di cui avrebbe bisogno per conquistare questa classifica, che sarebbe sicuramente alla sua portata. Da interpretare, invece, il ruolo di Jay Vine (UAE Team Emirates), che sicuramente parte dietro a Joao Almeida Juan Ayuso nelle gerarchie e quindi potrebbe tanto trovarsi a lavorare solo ed esclusivamente per loro che ad avere un po’ di libertà per provare a riconquistare quella maglia che lo scorso anno ha avuto a lungo sulle spalle prima di essere messo fuori gioco da una caduta. In casa UAE, poi, anche quello di Marc Soler è un nome spendibile per questa classifica, vista la sua bravura in salita, ma soprattutto la sua attitudine a correre fuori dagli schemi, spesso anche quelli della sua stessa squadra.

In casa Dsm-Firmenich ci sarà da tenere d’occhio Romain Bardet, per capire quali potranno essere le sue scelte strategiche. Qualora dovesse, come prospettato, non curare la classifica generale, ma dedicarsi invece ai successi parziali, il francese rappresenterebbe una forza sicuramente da tenere in considerazione quando la strada salirà. Ci sono poi tanti giovani scalatori che trovandosi all’ombra di capitani esperti potrebbero provare a ritagliarsi uno spazio nella lotta per la maglia a pois come Oscar Onley e Max Poole (compagni dell’appena citato Bardet in casa Dsm-Firmenich), Einer Rubio (Movistar) e Santiago Buitrago (Bahrain Victorious), con i due colombiani che in realtà potrebbero restare anche a lungo in classifica per fare da alternative ai padroni di casa Enric Mas Mikel Landa. La Bahrain Victorious, poi, può contare anche su Damiano Caruso, che potrebbe fare dal capitano al gregario al cacciatore di tappe, a seconda di quello che gli chiederà la squadra, e Wout Poels, che in passato ha spesso dato la caccia a questo tipo di graduatorie speciali.

Un’altra squadra a più punte è la Bora-hansgrohe, che dovrebbe concentrarsi su Alexander Vlasov per la classifica, lasciando maggiore libertà di manovra a Lennard Kämna, che nonostante la top 10 finale, al Giro d’Italia ha dimostrato di non essere particolarmente a suo agio quando costretto a rimanere bloccato. Al Giro d’Italia si è invece messo particolarmente in mostra Filippo Zana (Jayco-AlUla), che è uno dei corridori che potrebbe fare di questa maglia un obiettivo fin dalla partenza di Barcellona, anche se dovrà comunque supportare il capitano Eddie Dunbar, come già fatto sulle strade della corsa rosa. Restando in tema italiani, Mattia Cattaneo Andrea Bagioli avrebbero le caratteristiche per lottare per la maglia (soprattutto il primo), ma dovranno restare al servizio di Remco Evenepoel, un altro di quei nomi che potrebbe trovarsi in lotta per la maglia a pois lottando per la generale, anche se l’ex campione del mondo quest’anno non è sembrato quasi mai il più forte in salita.

La Lidl-Trek è una squadra zeppa di scalatori che sicuramente vorrà inserire uno tra Juan Pedro LopezBauke MollemaJulien Bernard Kenny Elissonde nella lotta per questa maglia. Lotta alla quale parteciperà anche l’Arkéa-Samsic, verosimilmente con Élie Gesbert o con Kevin Vauquelin, quest’ultimo all’esordio in un GT. Un’altra formazione con vari uomini adatti alla montagna è l’Astana Qazaqstan, che schiera David de la Cruz, abituato a fare buoni risultati in Spagna, il giovane Javier Romo e l’esperto statunitense Joe Dombrowski, oltre all’italiano Samuele Battistella, che lo scorso anno è stato spesso protagonista attaccando da lontano.

Bisognerà poi vedere quel che vorrà fare la Cofidis, che ha Bryan Coquard da sostenere per altri tipi di obiettivi, ma che ha una formazione dotata di diversi corridori cui piace andare all’attacco: attenzione, quindi, all’esperienza di Jesús Herrada e alla freschezza di Rémy Rochas. Da valutare inoltre come potrà evolvere la Vuelta di Hugh Carthy, che parte da uomo di classifica della Ef Education-EasyPost, ma che potrebbe anche trovarsi di fronte a strade strategiche diverse, soprattutto se dopo le prime tappe dovesse trovarsi già lontano dalle posizioni che contano. Chissà poi che l’esperto Rein Taaramäe (Intermarché-Circus-Wanty) non voglia andare nuovamente a caccia di gloria sulle strade spagnole, su cui ha già vinto due tappe in passato: la squadra belga non ha particolari obiettivi di classifica e l’estone potrebbe approfittarne per mettersi in proprio nelle tante occasioni che, sulla carta, ci saranno per le fughe.

Borsino dei Favoriti Maglia a Pois Vuelta a España 2023

***** Jay Vine
**** Santiago Buitrago, Filippo Zana
*** Romain Bardet, Einer Rubio, Jonas Vingegaard
** Remco Evenepoel, Lennard Kämna, Lenny Martinez, Primož Roglič
*  Damiano Caruso, Jesús Herrada, Javier Romo, Marc Soler, Michael Storer

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